Phersu


di Francesca Torricella e Diana Magri, Mattatoio la Pelanda, Roma.

Un rituale di trasformazione in quattro atti, da realizzare insieme. Maschere in ceramica fallaci, rotte come percepiamo rotta la continuità, con solo alcune parti evolute, altre sommerse, dove sono finite?. Interagiremo con il manufatto, uno per ciascuno, come se fosse una nostra estensione per separarcene in un rito collettivo che segna il passaggio e la trasformazione.
È questo il sentire della perdita? La gioia di una distruzione rituale, mistica e psichica, come è garantito nell’induismo da Shiva? Non un rituale del potlach, e se così fosse inteso?
La riscoperta della ritualità, elaborazione e cura del se, dell’altro verso la ricerca di un nuovo equilibrio comunitario, evolutivo e in rapporto con la natura.
La condivisione intima di un rituale, di una trasformazione interiore, dove ognuno potrà lasciar fluire ciò che vuole tra pulsioni contrastanti e nuovi inizi.
L’intensità e la diversità di affacciarsi al nuovo, che ci dirotta verso un’altra sponda potendo guardare all’indietro e all’avanti, per respirare e condividere il rito del passaggio.

Svolto nel pieno rispetto della natura.

 

Video

Riprese: Monkeys Video Lab e Mario Vigna. Post produzione: Alessio Morglia. Musica: kwaaui.
Si ringrazia per il prezioso aiuto: Natalia Agati, Francesco Careri, Federico Monti, Laura Torresin, Enrica Nigrelli, Palaexpo, Università Roma Tre.